domenica 23 dicembre 2007

Spirito natalizio

Si avvicina il Natale, e tutti diventano magicamente più buoni.
Anche questi amici che vogliono approfittare dell'occasione per farvi i loro più sentiti auguri.

sabato 15 dicembre 2007

sabato 1 dicembre 2007

Switch Off: prime avvisaglie sotto la Mole?

Da http://www.culturalnews.it/Article.aspx?c=4&a=5206

DIGITALE TERRESTRE: SWITCH OFF A TORINO, CUNEO E TRENTO NEL 2009

A piccoli passi l'Italia si avvicina allo switch off analogico-digitale del 2012. Proprio oggi, infatti, è stata posta una firma importante al Lingotto di Torino - dove è in corso la terza Conferenza nazionale del digitale terrestre - dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, dal presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e dal presidente del consorzio DGTVi (associazione dei broadcaster impegnati nel Tdt), Piero De Chiara. Il nuovo protocollo d'intesa prevede lo spegnimento "entro il 17 gennaio del 2009" per il 90 per cento delle famiglie di Torino, e Cuneo, mentre l'intera regione Piemonte spegnerà gli interruttori "entro il 17 gennaio del 2011". La Provincia autonoma di Trento si impegna invece a raggiungere con il digitale il 90 per cento della popolazione "entro il 10 settembe 2009".
"Le caratteristiche del nostro territorio, montano e di frontiere - ha spiegato la Bresso, indossando i panni di padrona di casa - imponevano un'accelerazione sulla TV digitale. Un'accelerazione importante che agevoleremo con contributi per i meno abbienti. Questa è una sfida che fa tremare i polsi, entro il 2009 coinvolgerà' oltre tre milioni di cittadini (2,5 milioni a Torino e 600 mila a Trento) e altri 2,5 milioni (le restanti sei province del Piemonte, NdR) saranno interessati dal processo di switch over entro il 2011.
Questa è un'opportunità tecnologica importante - ha concluso - un ponte verso l'Europa". "Scommettiamo sull'avventura digitale - ha aggiunto Dellai intervenendo al Lingotto di Torino - senza innovazione non si va avanti. Lavoreremo per lo switch over ai primi del 2009, e daremo contributi alle famiglie con meno possibilita'. Ce la metteremo tutta - ha concluso - saremo un piccolo laboratorio digitale per l'Italia".

mercoledì 28 novembre 2007

Il professor Jones è tornato!

Eccolo qua, riconoscibilissimo nella sua classica tenuta da lavoro:

E qui, in posa con il figlio per una foto che finirà direttamente sull'album di famiglia:

martedì 27 novembre 2007

Il lifting del Joker

Ecco qua, fresca fresca dalla copertina di Empire, la prima immagine del nuovo volto del Joker dal film "Batman - the Dark Knight Returns" di Cristopher Nolan.

Quello di Jack Nicholson era... beh, era Jack Nicholson.

Ma questo fa paura...

lunedì 26 novembre 2007

Lost - 3° Stagione

Ho appena finito di vedere la terza stagione di "Lost".
E non vedo l'ora che inizi la quarta!!!!

Sperando che il terrificante sciopero degli sceneggiatori non ne comprometta la realizzazione, secondo i programmi dell'emittente (e dei produttori) dovrebbe andare in onda dal prossimo gennaio.

Manca poco, un paio di mesi o giù di lì.

Aspetterò.
Posso farcela!

sabato 24 novembre 2007

Amarcord

Il meme della nostalgia degli anni '80 colpisce e non perdona.
Copincollando dal blog di Kaos:

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Noi...
Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco DellaVittoria e Viale Dei 'Giardini'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo..
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. e la città con la D era sempre Domodossola.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake,Mazinga,Daitan3,gundam,Astro-Robot e Daltanious.
Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly E Mark Lenders...'
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese, un tedesco e un italiano
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e Più era rosso più eri figo
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che il 'Disastro di Chernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo
Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire
Noi che si suonava la pianola Bontempi
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mc Laren Prost, la Williams Mansell,la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!!!!!
Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia
Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!!
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars
Noi che abbiamo passato belle serate in bagno dopo Colpo Grosso (per gli ometti!!!)
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire e c'erano le Nike Legend e le Clarck azzurre.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu/verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty o il Cobra truccato ed eri un figo della Madonna!!!

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO

NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!!!
QUESTA è LA NOSTRA STORIA.

domenica 18 novembre 2007

La pace interiore

Si commenta da solo...


sabato 27 ottobre 2007

venerdì 19 ottobre 2007

Internet Tax?

Leggo su punto-informatico.it una notizia che probabilmente passerà sotto silenzio sui principali media.
Riporto l'articolo, perché più le informazioni circolano, meglio è.

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da http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327

Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino Spataro, avvocato di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in pieno agosto e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre.

La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC, ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé spese, burocrazia, procedure.

Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati".
Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale.

Una definizione che chi legge Punto Informatico da almeno qualche anno sa essere già oggi molto spinosa e che, con questo disegno governativo, assume nuovi inquietanti connotati:
"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1).
Chi avesse ancora dei dubbi su cosa sia prodotto editoriale può leggere il comma seguente del medesimo articolo, che stabilisce cosa non è prodotto editoriale:
"Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico".
Chi ritenesse che questa definizione non si applichi, per esempio, al proprio blog personale dove pubblica di quando in quando un post, dovrà ricredersi passando al comma successivo dell'articolo 2, il terzo comma, che recita:
La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.
Il Governo, nel redigere questo disegno di legge, non si è dimenticato, peraltro, dei prodotti editoriali integrativi o collaterali che sono quei prodotti, compresi quelli discografici o audiovisivi, che siano "diffusi unitamente al prodotto editoriale principale".

Rimarrebbe una scappatoia, quella delle pubblicazioni, on e off line, che sono sì di informazione o divulgazione, o formazione o intrattenimento, ma non sono a scopo di lucro. Rimarrebbe se solo il Governo non ci avesse pensato. Ed invece dedica alla cosa l'intero articolo 5:
"Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative".
Un paragrafo che dunque non lascia scampo ai "prodotti" non professionali, lasciando forse, ma è una questione accademica, un micro-spiraglio a chi non ottiene o non cerca pubblicità di sorta sulle proprie pubblicazioni.

Qualcuno potrebbe pensare che il solleone ad agosto abbia giocato brutti scherzi. In realtà all'articolo 7 viene raccontato il motivo del provvedimento. Con espresso riferimento a quanto pubblicato online, si spiega che l'iscrizione al ROC serve "anche ai fini delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa".

Senza contare la montagna di introiti extra che il Registro otterrebbe con questa manovra, ne consegue che la giustificazione che viene addotta a questo abominio nuovo provvedimento sia la necessità di tutelare dalla diffamazione. Come se fino ad oggi chiunque avesse avuto mano libera nel diffamare chiunque altro. Il che non è, tanto che più volte siti non professionali e altre pubblicazioni online, anche del tutto personali come dei blog, e anche senza alcuna finalità di lucro, si sono ritrovati coinvolti in un processo per diffamazione.

"Potessero, - conclude Spataro - chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico. Su internet il controllo è più facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per far finire l'internet Italiana".

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mercoledì 17 ottobre 2007

Il Bamboccione

Ed ecco che anche l'impegno sociale fa capolino in questo blog.

Riporto questo scritto, tratto dal sito di Beppe Grillo.
Mi scrive un bamboccione.
Uno di quei venti-trentenni che sfruttano la casa dei genitori come un albergo e la loro pensione per le mancette.
Mi ha inviato una lettera per il ministro dipendente Padoa Schioppa.
Per comprare la sua prima casa il bamboccione PRIMA deve pagare 12.800euro di: tasse, notaio e allacciamenti.
Lo Stato non gli dà nessunaiuto. Una proposta per il nostro dipendente da inserire in Finanziaria: elimini le tasse sulla prima casa, l'Ici sulla prima casa, i costi del notaio (per gli atti basta un funzionario comunale) e degli allacciamenti.
Su acqua, gas e elettricità già paghiamo a peso d'oro il servizio, l'allacciamento sia a carico delle società concessionarie e dell'Enel che fanno utili enormi sui bisogni primari.

Gentile Ministro Padoa Schioppa,

Sono un ragazzo di 30 anni, lavoro come operaio, vivo in periferia di una grande città e, ahimè, vivo ancora a casa dei miei.

L´altro giorno ho sentito le sue parole in tv, e mi sono immediatamente identificato in coloro che lei definisce "bamboccioni", quei trentenni che lei vorrebbe "mandar fuori da casa".
Mi son detto: "Grande Ministro, Lei ha ragione".

Mi sono così rivolto alla mia Banca per ottenere un mutuo.
"Grande Ministro, avrò finalmente una casa tutta mia", ho pensato!

Guadagno 1.000 Euro al mese + 13esima e 14esima, le quali spalmate in 12 mesi mi garantiscono un reddito mensile di 1.166 Euro.
Visto che la rata mutuo non può superare 1/3 dello stipendio, mi posso permettere una rata di 388 Euro al mese.
Con questa rata mi viene concesso un mutuo di ?65.770 Euro in 30 anni (se aspettavo un altro po´, vista l´età, non me lo concedevano un mutuo trentennale... Grande Ministro, grazie per avermi fatto fretta!)

Con il mio bel preventivo in tasca, ho deciso di rivolgermi immediatamente ad uno studio notarile, per farmi preventivare le spese che dovrò sostenere per acquistare una casa.

Dai 65.000erotti Euro, dovrò infatti togliere:
- Euro 3.000 circa di Tasse in fase d´acquisto ("solo" 3.000 euro visto che è la mia Prima Casa! Grande Ministro, grazie)
- Euro 2.500 circa di Notaio per l´acquisto
- Euro 2.000 circa di Notaio per il mutuo
- Euro 2.500 circa di Allacciamenti alle utenze acqua, gas, enel.
Per un totale di Euro 10.000 circa

Beh... ho ancora a disposizione ben 55.770 Euro per la mia casetta!

La dovrò arredare, ovvio, mica posso dormire per terra...
Mi sono rivolto così ad un mobilificio, per ora posso accontentarmi di una cucina, un tavolo con 2 sedie, un divano a due posti , un mobile tv, un letto matrimoniale, un armadio e due comodini... il minimo, ma mi conosco, mi saprò adattare.

Euro 7.000 circa, se i mobili me li monto io! Beh... pensavo peggio!

Ho ancora a disposizione ben 48.770 Euro per la mia casettina, sono sempre 90erottimilioni di una volta! Grande Ministro, grazie!

Entro gasatissimo in un´agenzia immobiliare, è arrivato il momento...

Con 48.770 euro mi dicono che posso acquistare:
- un garage di 38 mq. al livello - 2 di un condominio di 16 piani;
- due cantine (non comunicanti tra loro) di mq. 18 ciascuna nel condominio adiacente.
Per l´abitazione più piccola ed economica - un bilocale trentennale di 45 mq. al piano seminterrato di uno stabile a 20 km dalla città - dovrei spendere 121.000 Euro!

Me ne torno a casa Ministro, a casa dei miei, ovviamente!
Ho fatto quattro conti: per potermi permettere quel bilocale, dovrei:
- o indebitarmi per altri 63 anni, quindi l´ultima rata la verserò finalmente a 93 anni!
- oppure dovrei guadagnare 3.000 euro al mese!

Grande Ministro, grazie!

martedì 25 settembre 2007

aNobii

Ho inaugurato una pagina su aNobii, la libreria/biblioteca virtuale.

Conoscendo la mia pigrizia, gli aggiornamenti non saranno particolarmente frequenti, ma visto che avevo già una mezza idea di mettere un po' di ordine nella libreria di casa, ho approfittato dell'occasione :-)

Per chi fosse interessato, ecco l'indirizzo

sabato 8 settembre 2007

V-Day

In Piazza Madama (Torino) c'ero anche io.



Ore di coda per partecipare a un'iniziativa cui in molti, pare, hanno partecipato. Spesso anche sfidando ostacoli reali o presunti - accidia, ignavia, semplice pigrizia come nel mio caso.
A ogni tanto, per fortuna, anche la pigrizia cede il passo all'impegno sociale. O forse all'esasperazione, che mascherata da impegno sociale fa più bella figura.

Quello che conta è che - stando ai primi dati pervenuti - il bersaglio è stato raggiunto ed abbondantemente superato.
Servivano cinquantamila firme affinché questa iniziativa potesse acquistare peso. Ieri sera verso le nove la quota raggiunta era di 250mila firme. I quotidiani questa mattina riportano la cifra di 300mila.
Un trionfo, in altre parole.

Mi piace pensare che questo risultato sia stato conseguito anche grazie a persone come me. Persone normalmente pigre che, raggiunta una certa soglia di sopportazione, non ce la fanno più e reagiscono con un sonoro "VAFF..."

Come si dice, Vox Populi...

sabato 4 agosto 2007

Pausa

Le trasmissioni riprenderanno tra un paio di settimane :-)

giovedì 26 luglio 2007

Iron Man - il film

Già da qualche tempo stanno girando sulla rete le foto del film - di uscita prevista per il 2008 - su Iron Man, il Vendicatore dall'armatura rosso/dorata.

Sembrerebbe una gioia per gli occhi, e anche i nomi coinvolti non sono male.
Staremo a vedere... intanto, alcune anteprime.

Tony Stark all'opera



La prima versione dell'armatura di Iron Man, ancora un po' grezza...



Prove tecniche - i raggi repulsori



Ed ecco la versione definitiva dell'armatura. Niente male, vero?

venerdì 20 luglio 2007

E' arrivato l'arrotino!

È arrivato l'arrotino.
Arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto!
Donne è arrivato l'arrotino e l'ombrellaio; aggiustiamo gli ombrelli; l'ombrellaio, donne!
Ripariamo cucine a gas: abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gas.
Se avete perdite di gas noi le aggiustiamo, se la cucina fa fumo noi togliamo il fumo della vostra cucina a gas.
Lavoro subito, immediato.
È arrivato l'arrotino!

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Questa frase l'avrò sentita centinaia di volte, filtrare attraverso i rumori della strada fino alla finestra della mia stanza.
Ma anche in luoghi di villeggiatura, a centinaia di chilometri di distanza.

E mi sono sempre chiesto: ma è sempre lui, che mi perseguita come il Colombre di Buzzati?
O sono tanti, un esercito di arrotini che silenziosi ma onnipresenti si stanno infiltrando nel tessuto sociale in preparazione di un attacco al potere costituito organizzato con pazienza certosina?

Qual'è il segreto dell'arrotino?

Perché il suo inno ricorre un po' ovunque, in tutta Italia, dalle Alpi al tacco dello Stivale, isole comprese?

... o sono l'unico ad averci fatto caso?

venerdì 13 luglio 2007

Incipit

Ultimamente pare diffondersi a macchia d'olio l'usanza di postare sul proprio blog l'incipit dei propri libri preferiti.
Visto che sono una persona tendenzialmente distratta e tendo a dimenticarmi le cose con una frequenza direttamente proporzionale alla loro importanza (e questo può avere conseguenze potenzialmente catastrofiche) posterò qui alcuni degli incipit dei miei romanzi preferiti, aggiornando periodicamente la pagina man mano che mi ricorderò di... altri miei romanzi preferiti, che - sono praticamente sicuro - adesso avrò dimenticato.

E dopo questa doverosa introduzione, si comincia con...




1)

Ha il colore di un teschio sbiancato, la sua pelle; e la lunga chioma che gli fluisce giù per le spalle è candida come il latte. Nella bella testa affusolata brillano due occhi obliqui, cremisi e cupi, e dalle maniche sciolte della veste gialla spuntano due mani sottili, pure del colore dell'osso, posate sui braccioli di un seggio che è stato ricavato e scolpito da un unico enorme rubino.

2)

Diario di Jonathan Harker
3 maggio. Bistrita. Ho lasciato Monaco il primo maggio, alle 8.35 di sera, raggiungendo Vienna il giorno dopo, di prima mattina. Saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Budapest mi sembra un luogo meraviglioso, almeno da quanto ho potuto vedere dal treno, e per quel poco che ho passeggiato per le strade. Non mi sono avventurato troppo lontano dalla stazione, poiché eravamo arrivati in ritardo e quindi il treno sarebbe ripartito appena possibile. Ne ho ricevuto l'impressione che ormai stessimo lasciando l'Occidente per entrare in Oriente. Il più occidentale tra gli splendidi ponti sul Danubio, che qui è di nobile ampiezza e profondità, ci ha riportati alle tradizioni della dominazione turca.

3)

Fu allora che vidi il Pendolo.
La sfera, mobile all'estremità di un lungo filo fissato alla volta del coro, descriveva le sue ampie oscillazioni con isocrona maestà.
Io sapevo - ma chiunque avrebbe dovuto avvertire nell'incanto di quel placido respiro - che il periodo era regolato dal rapporto tra la radice quadrata della lunghezza del filo e quel numero "pi greco" che, irrazionale alle menti sublunari, per divina ragione lega necessariamente la circonferenza al diametro di tutti i cerchi possibili - così che il tempo di quel vagare di una sfera dall'uno all'altro polo era effetto di una arcana cospirazione tra le più intemporali delle misure, l'unità del punto di sospensione, la dualità di una astratta dimensione, la natura ternaria di "pi greco", il tetragono segreto della radice, la perfezione del cerchio.

4)

Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.
La barchetta beccheggiò, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che segnava l'incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticale su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d'autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrottamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti.

5)

Lontano in dietro a colle, là verso sol-che-scende. Cielo è ora come fuoco e io fa cammino lì, senza fiato in pancia, ed erba fredda e bagna piedi a me. Niente erba è su alto colle. Solo terra tutta in torno che colle è come uomo senza ca-peli io testa. Io metto su piedi e volta faccia a vento per sente odore, ma niente odore viene da lontano. Pancia fa male, qua in mezzo a me. Aria di pancia sale su in bocca e lecca lei è come lecca niente. Grumo di sangue secco è ora nero su ginocchio e di-viene con pizzica. Io sgraffia e altro sangue ancora viene fuori.

6)

Per Sherlock Holmes ella è sempre LA donna. Raramente l'ho sentito accennare a lei in altro modo. Ai suoi occhi, supera e annulla tutte le altre esponenti del suo sesso. Non che egli provasse un'emozione simile all'amore nei confronti di Irene Adler. Tutte le emozioni, e quella in particolare, erano respinte con orrore dalla sua mente fredda, precisa, mirabilmente equilibrata. A mio parere, era la più perfetta macchina pensante e ponderante che esista al mondo, ma il sentimento amoroso lo avrebbe messo in una posizione falsa. Non parlava mai delle passioni più dolci se non con un sorriso ironico e beffardo.

7)

Partito ad esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare. Ho cominciato il viaggio poco più che trentenne e più di otto anni sono passati, esattamente otto anni, sei mesi e quindici giorni di ininterrotto cammino. Credevo, alla partenza, che in poche settimane avrei facilmente raggiunto i confini del regno, invece ho continuato ad incontrare sempre nuove genti e paesi; e dovunque uomini che parlavano la mia stessa lingua, che dicevano di essere sudditi miei.
Penso talora che la bussola del mio geografo sia impazzita e che, credendo di procedere sempre verso il meridione, noi in realtà siamo forse andati girando su noi stessi, senza mai aumentare la distanza che ci separa dalla capitale; questo potrebbe spiegare il motivo per cui ancora non siamo giunti all'estrema frontiera. Ma più sovente mi tormenta il dubbio che questo confine non esista, che il regno si estenda senza limite alcuno e che, per quanto io avanzi, mai potrò arrivare alla fine.

8)

Della prima disobbedienza dell'uomo, e del frutto
dell'albero proibito, il cui gusto fatale condusse
la morte nel mondo, e con ogni dolore la perdita
dell'Eden, fin quando non giunga più grande
un Uomo a risanarci riconquistando il seggio benedetto,
canta, Musa Celeste, che sopra la vetta segreta
dell'Oreb o del Sinai donasti ispirazione a quel pastore
che per primo insegnò alla stirpe eletta
come in principio sorsero i cieli e la terra dal Caos;
o se il colle di Sion maggiormente ti aggrada,
e il ruscello di Siloe che scorreva rapido
presso l'oracolo di Dio, da questi luoghi
offri, ti prego, aiuto al canto avventuroso
che in alto volo aspira a sollevarsi
sul Monte Aonio, e si propone cose
mai tentate in passato in prosa o in rima.

9)

L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza, che è quella stessa di ciascun piano, non supera di molto quella d'una biblioteca normale. Il lato libero dà su un angusto corridoio che porta a un'altra galleria, identica alla prima e a tutte. A destra e sinistra del corridoio vi sono due gabinetti minuscoli. Uno permette di dormire in piedi; l'altro di soddisfare le necessità fecali. Di qui passa la scala spirale, che s'inabissa e s'innalza nel remoto.

10)

otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall'interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall'altro lato della strada.
D'improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d'ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po' prima che si rimettesse tranquillo.



Ecco, dieci.
Per questa prima infornata, direi che possono bastare.

Vediamo chi riuscirà ad identificarne il maggior numero - senza ricorrere all'ausilio di Google, furbetti!

lunedì 9 luglio 2007

giovedì 5 luglio 2007

Nessun uomo è un'isola

"Prima sono venuti a prendere gli ebrei,
ed io non ho alzato la voce perché non ero ebreo.
Poi sono venuti a prendere i comunisti,
ed io non ho alzato la voce perché non ero comunista,
Poi sono venuti a prendere i sindacalisti,
ed io non ho alzato la voce perché non ero sindacalista.
Poi sono venuti a prendere me,
ma non era rimasto nessuno per alzare la voce in mia difesa."

Bertolt Brecht

martedì 26 giugno 2007

Aiutatelo!


Un uomo bisognoso di aiuto...

giovedì 21 giugno 2007

L'Uomo Ragno è... un milanese?

Eh... parrebbe proprio di sì.
Date un'occhiata qua!

Solstizio d'Estate

Per i più distratti...

I solstizi sono i due momenti dell'anno nei quali il Sole raggiunge il punto più meridionale o settentrionale della sua corsa apparente nel cielo, rispettivamente al tropico del Capricorno e al tropico del Cancro.
Etimologicamente, solstizio significa "il Sole si ferma", perché la sua elevazione zenitale non sembra cambiare da un giorno all'altro. I solstizi dipendono dall'inclinazione dell'asse terrestre.

Il solstizio d'estate è solitamente, nell'emisfero Nord, il 21 giugno, o il 22 (nell'emisfero Sud il 21 o 22 dicembre). Il solstizio d'estate è la data del dì più lungo dell'anno, e di conseguenza della notte più corta. Al momento del solstizio, il Sole raggiunge la sua massima declinazione nel suo movimento apparente rispetto al piano dell'eclittica, ed è allo zenit al tropico del Cancro. Rappresentando l'inizio dell'Estate è sempre stato nella storia occasione di feste.

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Buon Solstizio a tutti!

lunedì 18 giugno 2007

WiMax

Dal blog di Beppe Grillo




Tra poco lo Stato assegnerà le frequenze WiMax. E’ il punto di non ritorno per il libero accesso alla conoscenza. Dopo non si potrà più tornare indietro. Il WiMax è una tecnologia che permette di trasmettere e ricevere segnali senza fili a distanze di decine di chilometri. Elimina l’ultimo miglio e il pedaggio di Telecom Italia. Le comunità locali potranno rendersi indipendenti e collegarsi a Internet.
Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle compagnie telefoniche, come ho detto nel mio intervento di Rozzano a Buora e a Ruggiero, verrà trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio dell’adsl.
Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto di accesso alla conoscenza.
Esiste una petizione on line che vi invito a firmare per il vostro futuro, per il diritto alla conoscenza e per non essere, almeno una volta, presi per il c..o.
La petizione chiede che almeno 1/3 delle frequenze venga riservato ai cittadini per associazioni senza fini di lucro, come i comuni e gli enti locali, e senza alcuna tassazione diretta o indiretta.
Firmate la petizione su: http://www.petitiononline.com/wmaxfree/

domenica 17 giugno 2007

Inaugurazione

Ed ecco qua, la cerimonia del varo di questo mio nuovo blog.
Chissà che non si riveli più fortunato delle sue altre incarnazioni. Non sono un blogger particolarmente attivo, anzi lascio passare settimane, mesi senza scrivere un solo commento.
Per dirla tutta non mi piace scrivere in un blog.
Ma sono anche abbastanza incuriosito dalla blogosfera per continuare a bazzicarla, qua e là.

Staremo a vedere.