Se siete familiari con l'opera di Grant Morrison, potreste ricordarvi il nome BARBELiTH.
Si tratta di un elemento portante della serie "Invisibles", descritto di volta in volta come la "placenta" dell'umanità, un satellite stazionato in prossimità lato oscuro della luna, una luna soprannaturale che è sia senziente che benigna.
Una specie di membrana (placenta, appunto) che unisce l'ologramma della nostra realtà soggettiva con un reame esterno allo spazio ed al tempo, il reame dello "specchio magico", e che aiuta gli esseri umani a riconoscere la loro vera natura al di là del concetto soggettivo del "sè".
BARBELiTH è anche il nome di una community virtuale i cui frequentatori generalmente discutono di Magia, cultura pop, fumetti, cinema, e delle opere di Grant Morrison in generale.
Dopo un periodo di anticamera durato diversi (parecchi) mesi, la mia richiesta di iscrizione è stata approvata, quand avevo ormai abbandonato le speranze.
Finalmente, oltre che leggere i vari interventi, adesso potrò anche scriverne io.
E adesso?
Miller. Frank Miller.
8 anni fa
1 commento:
... e adesso spammi il link al mio blog :-P!
Scherzi a parte, sai quanto adoro "Invisibles" (mica si vede, eh?), ma Barbelith mi ha sempre dato anche un fondo di inquietudine. Proprio perché sono molto legato al concetto di "sé"...
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